Da ieri notte è tornato il vento. Abbiamo 20-25 nodi da ESE e una brutta onda corta.
Nella notte il vento si attesta sui 25-30 nodi. Durante il mio turno di timone ho modo di rendermi appieno conto che sono nel bel mezzo dell'oceano Atlantico. Il vento fischia nelle sartie, la luna è tramontata e la notte è davvero buia, ogni tanto il mare si illumina del bianco per una grande onda che frange. Le onde arrivano da dietro, alzano la poppa e la barca parte in surfata verso il basso , poi con un gran baffo la prua torna a puntare il cielo. Filiamo a più di 6 nodi. L'equipaggio per fortuna non mi abbandona nella notte buia e burrascosa, ogni tanto una testa esce dal tambuccio ad assicurarsi che tutto vada bene. Giovanni mi alleggerisce dell'ultima ora di guardia, le braccia e le spalle mi facevano male dallo sforzo e soprattutto dalla tensione.
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Oggi è il giorno del parasailor, lo issiamo la mattina e a malincuore lo tiriamo giù poco prima del tramonto. Una bellissima navigazione veloce e con la barca stabilizzata sull'onda dall'ala del parasailor
Oggi si festeggia la metà della traversata con un bagno in mezzo all'oceano, 1040 miglia a poppa e altre 1040 a prua, sotto 4000 metri di oceano.
Dopo pranzo la giornata è movimentata dall'arrivo di un groppo, ci prende di striscio e per un poco ci dà l'illusione di potere andare un po' a vela, ma presto finisce. San Volvo riattacca a borbottare. Vento sempre poco, non sta su neanche il parasailor, fortunatamente San Volvo borbotta tranquillo.
Oggi è domenica, quindi pizza! Nella giornata il vento cala, ne approfittiamo per fare le pulizie e una bella doccia calda anche se all'aperto.
Il vento continua a calare, via di parasailor! Un po' di ginnastica appesi al tangone è quello che ci vuole. Terzo giorno di traversata, 15 nodi al giardinetto e la barca vola a più di 6 nodi, appena svegli i delfini vengono a trovarci, evidentemente hanno saputo che oggi è il mio compleanno!
La mattina passa con il lavoro del cambio della batteria. Per l'aperitivo cominciano i festeggiamenti: crepes con la Nutella! Mindelo ci accoglie con una notte buia e nebbiosa, a fatica e solo quando siamo ormai molto vicini distinguiamo i contorni dell'isola.
L'ingresso del marina non si vede, scopriremo poi che non esiste, ci sono solo dei pontili galleggianti in fondo alla baia. Un po' di suspense e dopo 7 giorni di navigazione da Las Palmas di Gran Canaria siamo a Capo Verde. La prima mattina la dedichiamo alla ricerca di una batteria di scorta per la barca. Completata con successo la ricerca ci dedichiamo al rinnovo della cambusa visitando il mercato delle verdure. È poi la volta di quello del pesce, un brulichio di gente che si muove intorno ai banchi carichi di pesce di ogni genere e dimensione, in un misto di colori odori e rumori. Non facciamo a tempo a scegliere e pagare i nostri pesci che un ragazzo li ha già presi per portarli a pulire. In un attimo sparisce e noi a cercarlo per tutto il mercato. Alla fine lo troviamo in un angolo, chino per terra su un secchio che ha già quasi finito la pulizia. Per pranzo troviamo un ottimo ristorante con terrazza sopraelevata. Dopo un meritato riposo partiamo con due missioni precisa, trovare una lavanderia a gettone e qualcuno che mi faccia le treccine. Dopo varie indicazioni e giri troviamo entrambe le cose sulla piazza del mercato. Mi siedo si una panca e tre belle mami si affannano intorno alla mia testa, una intanto culla il bimbo che porta sulla schiena, tirano e intrecciano e intanto parlano fitto tramite di loro. Ogni persona che passa di lì commenta e dice la sua sulle mie treccine. Dopo un'oretta di tiramenti di capelli l'opera è conclusa, direi che sono decisamente soddisfatta di queste parrucchiere! |
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Febbraio 2022
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